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A volte, for everyò, i reati procedibili a querela di parte sono gravi quanto quelli procedibili d’ufficio (si pensi alla violenza sessuale, advert esempio): in casi del genere, vista la delicatezza e la particolare incidenza che il crimine può avere sulla vittima, la legge preferisce che sia quest’ultima a decidere se procedere o meno.
Il delitto presupposto integra la fattispecie della ricettazione ed incide sulla completezza della contestazione e, dunque, sulla stessa configurabilità del fumus commissi delicti
Questo articolo intende fare chiarezza sulla distinzione tra denuncia e querela, elementi fondamentali del diritto penale che ogni cittadino dovrebbe conoscere.
La dichiarazione di querela è proposta, con le forme previste dall'articolo 333 comma two, alle autorità alle quali può essere presentata denuncia ovvero a un agente consolare all'estero.
Se vi è richiesta di revoca dell’interessato, il pubblico ministero, quando ritiene che essa vada anche in parte respinta, la trasmette al giudice, cui presenta richieste specifiche nonché gli elementi sui quali fonda le sue valutazioni. La richiesta è trasmessa non oltre il giorno successivo a quello del deposito nella segreteria.
La dichiarazione può anche essere fatta oralmente a un ufficiale di polizia giudiziaria o a un notaio, i quali, accertata l’identità del rinunciante, redigono verbale. Questo non produce effetti se non è sottoscritto dal dichiarante.
La querela è pertanto una condizione di procedibilità per i reati perseguibili “a querela di parte”, spesso di natura meno grave rispetto a quelli perseguibili d’ufficio. Esempi di questi reati includono minacce, percosse leggere o lievi lesioni personali.
Una volta compilato il documento, questo dovrà essere firmato dalla persona che presenta la denuncia o la querela.
La denuncia è l’atto mediante il quale qualunque persona, che non vi sia obbligata, porta a conoscenza del pubblico ministero o di un ufficiale di polizia giudiziaria un fatto costituente reato perseguibile di ufficio del quale ha avuto notizia.
Una denuncia può essere presentata in qualsiasi momento, senza limite di tempo, da parte di chiunque venga a consocenza di un reato.
Il sequestro impeditivo può essere disposto su qualsiasi bene, a chiunque appartenente, e, quindi, anche a persona estranea al reato; fra il bene sequestrato ed il reato vi dev’essere un nesso di strumentalità (o pertinenzialità) nel senso che, ove il bene sia lasciato in libera disponibilità, sia idoneo a costituire pericolo di aggravamento o di protrazione delle conseguenze del reato ovvero di agevolazione della commissione di ulteriori fatti penalmente rilevanti; il pericolo della libera disponibilità della cosa stessa deve presentare i requisiti della concretezza e dell’attualità; il sequestro può colpire anche quote societarie o aziende: essendo le estimate o azioni anzitutto rappresentative della misura della partecipazione di ciascun socio alle assemblee e quindi alla formazione della volontà della compagine, chiara ne risulta la idoneità del vincolo de quo a impedire, sia pure in modo mediato e indiretto, la consumazione di altri reati attraverso l’utilizzazione delle strutture societarie (Sez. 2, 23338/2018).
Questa confusione può portare a una comprensione errata delle proprie opzioni legali quando ci si trova di fronte alla necessità di segnalare un reato. In questo articolo, ci proponiamo di chiarire le differenze tra denuncia e querela, evidenziando le specifiche circostanze in cui ciascuna è applicabile e le relative conseguenze legali.
Viceversa, nel caso di querela, il ritiro della stessa da parte della vittima implica anche la cessazione del procedimento penale.
3-ter. Il sequestro perde efficacia se non sono osservati i termini previsti dal comma three-bis ovvero se il giudice non processo per direttissima pena emette l’ordinanza di convalida entro dieci giorni dalla ricezione della richiesta.
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